Il Beato Giovanni Duns Scoto, il “doctor subtilis”, nasce a Duns in Scozia tra il 1265 e il 1266.
Entra nell’Ordine francescano, viene ordinato sacerdote nel 1291. Per l’acutezza dell’ingegno viene inviato a studiare a Parigi e poi a Oxford. Nel 1302, mentre infuriava la politica anti-papale di Filippo il Bello, il Dottore sottile si schierò a favore del papa Bonifacio VIII e fu costretto a lasciare Parigi dove insegnava. Tornato a Parigi dopo la burrasca, vi riprese l’insegnamento, destando molto scalpore per la genialità dell’impostazione e, soprattutto, per la sua posizione a favore del dogma dell’Immacolata Concezione, contro grandi Dottori del tempo, assai tiepidi, quando non contrari, verso il dogma. Si tramanda una pubblica disputa in cui Duns Scoto difese l’immacolato Concepimento di Maria riscuotendo grande successo e provocando l’introduzione, nella Comunità Accademica di Parigi, della festa dell’Immacolata.
Questo, però, gli causò parecchi conflitti: fu costretto a lasciare ancora Parigi per Colonia, qui chiamato dal Generale dell’Ordine.
A Colonia trovò la morte l’8 novembre 1308. Consegna alla Chiesa uno stile di riflessione credente che trova nel motto: “Ora et cogita, cogita et ora”, la strada maestra per una fede che non teme il dialogo e il confronto.
Il nostro Istituto, che vorrebbe essere spazio competente e appassionato per l’intelligenza della fede, scorge in lui un pensatore ed un credente cui affidare
la sua fatica e la sua missione.
Siamo nella scia di un’antica tradizione nolana, che muove i primi passi già nel 1523, data di un pala d’altare in una chiesa di Lauro raffigurante Scoto con l’aureola e il titolo di beato.
I due processi canonici diocesani, del 1709-1711 e del 1905-1906, testimoniano dell’ininterrotta, attenta venerazione della diocesi.
La scelta di intitolare a lui il nostro Istituto è allora conferma e augurio ad un pensiero credente e a una fede pensata che sola può generare la carità nella verità.