Auguri, Concilio!
Ne hai bisogno …. e noi con Te!
Auguri, che nel latino, che conosci bene, significa: “crescere, aumentare”!
E tu devi ancora crescere ( consoliamoci così tra coetanei…): non tanto nelle parole e nei convegni, non solo nei dibattiti o negli slogans, ma nelle menti e nei cuori delle donne e degli uomini cui per la prima volta hai parlato con simpatia e amore.
Sí, perché tu non hai voluto semplicemente aumentare il numero dei documenti del Denzinger, ma hai voluto risvegliare una passione, richiamare a una conversione, rispolverare il Vangelo, che non è un manuale di buoni comportamenti, ma una vita capace di fare nuovo il mondo!
E allora auguri! Cresca in noi e tra noi l’ascolto della Parola, il Dei Verbum, e susciti la fede; cresca in noi la familiarità con il Mistero che ci fa nuovi, con una liturgia bella e partecipe, come Tu, che sei, come gli altri, Sacrosanctum Concilium, hai voluto e ordinato; cresca in noi la passione per la Chiesa, popolo prima che struttura, organismo più che organizzazione, perché senza di Lei, senza di noi, il Lumen Gentium che è Cristo resta lampada sotto il moggio; cresca l’impegno dei Cristiani a stare nel mondo condividendo il gaudium e la spes, il luctus e l’angor di una umanità che ogni giorno pare morire ma che ogni giorno è pure chiamato a risorgere nella luce della Pasqua!
E così sarà subito Chiesa, come lo fu sessanta anni fa, alla luce tenera e forte di una luna contenta: tra nuove simpatie per un mondo che cambia, tra pazienti dialoghi e nuovi percorsi di speranza e di vita, tra antiche e mai vecchie parole e nuove riforme cammineremo tutti insieme verso Cristo che viene! E tu, sacrosancta Synodus, ci ispirerai ancora…,
Ne hai bisogno …. e noi con Te!
Auguri, che nel latino, che conosci bene, significa: “crescere, aumentare”!
E tu devi ancora crescere ( consoliamoci così tra coetanei…): non tanto nelle parole e nei convegni, non solo nei dibattiti o negli slogans, ma nelle menti e nei cuori delle donne e degli uomini cui per la prima volta hai parlato con simpatia e amore.
Sí, perché tu non hai voluto semplicemente aumentare il numero dei documenti del Denzinger, ma hai voluto risvegliare una passione, richiamare a una conversione, rispolverare il Vangelo, che non è un manuale di buoni comportamenti, ma una vita capace di fare nuovo il mondo!
E allora auguri! Cresca in noi e tra noi l’ascolto della Parola, il Dei Verbum, e susciti la fede; cresca in noi la familiarità con il Mistero che ci fa nuovi, con una liturgia bella e partecipe, come Tu, che sei, come gli altri, Sacrosanctum Concilium, hai voluto e ordinato; cresca in noi la passione per la Chiesa, popolo prima che struttura, organismo più che organizzazione, perché senza di Lei, senza di noi, il Lumen Gentium che è Cristo resta lampada sotto il moggio; cresca l’impegno dei Cristiani a stare nel mondo condividendo il gaudium e la spes, il luctus e l’angor di una umanità che ogni giorno pare morire ma che ogni giorno è pure chiamato a risorgere nella luce della Pasqua!
E così sarà subito Chiesa, come lo fu sessanta anni fa, alla luce tenera e forte di una luna contenta: tra nuove simpatie per un mondo che cambia, tra pazienti dialoghi e nuovi percorsi di speranza e di vita, tra antiche e mai vecchie parole e nuove riforme cammineremo tutti insieme verso Cristo che viene! E tu, sacrosancta Synodus, ci ispirerai ancora…,
Buon compleanno, Vaticano II!
don Francesco Iannone